Salone d’onore della Triennale, due pianoforti a coda, un pianista classico e un pianista jazz. Insieme interpretano in musica i progetti di Marco Ferreri, evidenziando un parallelo tra due mondi fino ad oggi considerati lontani.

Bietti (il “classico” del duo) spiega, tra un brano e l’altro,  che il corrispettivo musicale di design è il concetto di forma musicale definita come il campo nel quale si misura l’originalità di un compositore, la sua capacità di innovare e sorprendere pur restando nell’ambito di una “regola” e di proporzioni date e riconoscibili.  Sostituiamo “compositore” con “progettista” e immediatamente capiamo che questa definizione è trasferibile al mondo del design.

Il duo ha letto il lavoro di Marco eseguendo una scelta di pezzi che si contraddistinguono per la libertà di elaborazione del tema musicale: pezzi di musica classica dei maggiori compositori interpretati con variazioni jazz. Improvvisazioni legate all’ elaborazione delle forme che seguono i pensieri.

Questo l’elenco dei brani eseguiti:

G. F. Handel, Sarabande
G. F. Handel, Chaconne
A. Corelli, La Follia
F. J. Haydn, Allegro in Re Magg.
W. Byrd, Lord Willobies
H. Purcell, Morte di Didone, dal Dido and Aeneas
C. Monteverdi, Zefiro torna

E a conclusione pane e salame Levoni.

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